PASSEGGIATE

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VOLARE CON I PIEDI A TERRA


Davanti alla lettura della realtà da parte di "occhi vergini" riguardo al contesto, ma assolutamente coinvolti rispetto alle proprie esperienze professionali, il primo sentimento che si attiva è la MERAVIGLIA, non solo per la bellezza che, noi inconsapevoli, ci circonda, ma anche per l'inaspettata CONOSCENZA di un mondo che da sempre è parte integrante del nostro quotidiano.

 

Superate quindi le generiche sensazioni di fastidio ed a volte di disagio che spesso accompagnano il rapporto con la città, prende il sopravvento la CURIOSITA'.

Un nuovo approccio sia verso di essa, sia verso il suo ruolo nella evoluzione dell'umanità. Ruolo non solo legato alle dinamiche economiche di crescita della comunità, ma, da queste, all'incidenza sociale, culturale e naturale del fare nei micro il macro.

 

Da qui la necessità di avviare una ESPERIENZA ATTIVA che permetta un processo di riappropriazione della realtà scevro da facili quanto inappropriate consuetudini.

 

L'azione emblematica del volare, ma con i piedi ben saldi a terra sarà segno caratteristico della iniziativa: staccarsi dalla realtà per poterla ammirare e valutare da un punto di vista non coinvolto, eppure rimanere ben ancorati ad essa poiché comunque le si riconosce d'essere punto di partenza imprescindibile.

 

Risultato di un "gioco" che è la trasposizione di un sogno ancestrale dell'uomo, la realizzazione di un aquilone è frutto di una manualità lieve, paziente e determinata da precise regole e si ammanta di magia nella  configurazione finale.

Esso sà suscitare la MERAVIGLIA di chi lo realizza, ma anche di chi solo ne osserva il risultato; trasfigura il punto di osservazione sulla realtà del suo protagonista solleticando la voglia di CONOSCENZA non solo delle proprie capacità esecutive, ma anche verso quel mondo che è come se apparisse per la prima volta; davanti a questi prodotti della perizia umana si ritrova la CURIOSITÀ dello sperimentare.

Pavia, come molte città italiane, è profondamente segnata dalla crisi che ha determinato il blocco di tutti i processi di riqualificazione, ha accresciuto la difficoltà degli Enti Pubblici nel gestire i servizi e le infrastrutture esistenti e sta producendo una progressiva desertificazione delle attività

industriali e commerciali.

Poiché le risorse sono scarse, sarebbe strategico valorizzarle con interventi che contribuiscano al rilancio complessivo del sistema urbano.

 

In questa fase servirebbero quindi delle visioni del futuro su cui la città, nel suo insieme, possa riconoscersi per impostare un percorso di riqualificazione.

 

Questo processo di sintesi è però ostacolato da una serie di aspetti:

  • Si susseguono le analisi sulle criticità e la "lista delle cose da fare" sembra essere di gran lunga superiore alle risorse disponibili ed alle possibilità di azione;
  • Le soluzioni degli architetti sono guardate con sospetto poiché il "settore delle costruzioni" è stato ormai individuato come il principale colpevole della crisi;
  • Molti decisori sono inoltre convinti che la soluzione sia da cercarsi in larga misura nella struttura economica e che il sistema urbano non sia un elemento strategico ma solo lo scenario in cui agiscono gli attori economici.

 

A queste problematiche di contesto dobbiamo inoltre aggiungere la nostra difficoltà ad adeguarci pienamente alla nuova situazione che si è creata.

 

Come architetti dobbiamo infatti riconoscere che dialogare con la situazione che si è concretizzata in questi anni richiede una revisione del ruolo del progettista a partire dagli strumenti per analizzare il presente e dalla necessità di redefinire il campo di azione professionale.

 

La sfida è saper guardare alla città che crediamo di conoscere bene, per individuare nuovi modi per iterpretarla e nuove strategie per rigenerarla.

 

Le passeggiate urbanistiche sono un espediente per cercare di vedere la città sotto una luce diversa e immaginare nuove possibilità e nuove soluzioni.

 

Questa iniziativa è rivolta agli architetti ma è utile per tutti i cittadini che sono curiosi di guardare la città ed i suoi problemi sulla scorta del racconto di un gruppo di studiosi che la vedono per la prima volta e la descrivono alla luce delle loro esperienze professionali.